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Secondo la teoria cognitivo comportamentale, alla base dell’ansia disfunzionale c’e’ l’interpretazione errata di un possibile pericolo e una
sovrastima delle possibilita’ che esso possa avvenire. Tutto cio’ crea dei falsi allarmi che vengono poi percepiti dal soggetto ansioso come
simbolo di minaccia imminente e che di conseguenza lo porta a mettere in atto comportamenti di attacco o fuga.
âš¡ï¸ Cio’ che solitamente contribuisce ad aumentare l’ansia e’ la percezione da parte della persona di non essere piu’ in grado di controllare gli eventi
come faceva una volta e questo lo porta a sentirsi impotente e a cercare di evitare situazioni in cui sa che provera’ ansia.
âš ï¸ PRINCIPALI TECNICHE PER GESTIRE L’ANSIA:
In autonomia per affrontare l’ansia sul momento:
- Distrazione: e’ uno dei metodi piu’ efficaci contro l’ansia perche’ permette di porre l’attenzione su qualcosa di esterno
rispetto alla fonte dellapreoccupazione, per esempio si puo’: andare a camminare, svolgere delle attivita’ sportive,
uscire con amici, guardare la tv, ascoltare musica...
- Tecniche di rilassamento come: rilassamento progressivo di Jacobson, training autogeno di Shultz, meditazione,
mindfulness, respirazione frazionata...
- Colorare i Mandala
Con l’aiuto di uno psicologo per imprare a gestire l’ansia e a capirne il suo significato:
- Agire sulle idee disfunzionali alla base delle credenze: attraverso la ristrutturazione cognitiva e’ possibile modificare i pensieri
che creano disagio e sofferenza per il soggetto al fine di raggiungere un benessere a lungo termine
- Esposizione enterocettiva: esposizione graduale alle sensazioni fisiche e mentali collegate all’ansia svolta in studio con il terapeuta
- Esposizione in vivo: esposizione graduale alla situazione temuta nella vita reale.